
ROLANDO, LE CATTIVE ABITUDINI
-Rolando, le cattive abitudini - è un racconto semplice, che mette al centro della vicenda piccole ipocrisie quotidiane e cerca di ricostruire in alcune parti, più o meno surreali, una storia di negligenza e pigrizia legata a doppio filo col McDonald's.
Questa proposta è frutto di un lavoro drammaturgico originale, che getta le sue basi in un monologo di
Rodrigo Garcia (Il pagliaccio di McDonald’s) del quale brevi parti sono presenti nel testo.
Scopo della ricerca è utilizzare un pretesto di carattere alimentare per accanirsi su vari aspetti controversi della società e su alcuni bersagli in particolare, tra cui le multinazionali e gli USA.
Rolando, le cattive abitudini contiene una parte di vissuto strettamente personale ,prendendo le abitudini alimentari e di vita come punto di inizio per un flusso di coscienza più ampio che non è strettamente individuale e tira in ballo la cultura pop, televisiva, letteraria, cinematografica, senza mai esaltare davvero il protagonista, anzi mostrare le debolezze di chi, più che battersi veramente contro le cattive abitudini figlie del “capitalismo”, ne viene in buona parte catturato e rischia di soccombere, di compiere gesti folli e inconsulti per colpa sua, dell’ ambiente in cui è cresciuto, della frustrazione in continuo aumento.
BREVE SINOSSI
Nel moderno appartamento che ad un tratto diventa un non-luogo di memoria e ricostruzione, l’ artista disoccupato Rolando De Mari parla delle sue cattive abitudini alimentari, ripercorrendo al tempo stesso alcune tappe della propria vita, il crescente disagio nei confronti del mondo, nel panorama della cultura pop e delle multinazionali.