UN UOMO È UN UOMO
di Bertolt Brecht
Metamorfosi dello scaricatore Galy Gay nei baraccamenti militari di Kilkoa, anno 1925
L’esercito inglese è arrivato a Kilkoa con circa centomila soldati pronti a marciare verso le frontiere settentrionali per fare guerra contro il Tibet. Durante una serata di bagordi, Uria, Jesse e Polly sono costretti ad abbandonare il loro commilitone Jip, dopo aver distrutto una pagoda per rubare i soldi delle elemosine. Con il rischio di essere fucilati i tre si imbattono in Galy Gay, scaricatore del porto di Kilkoa, un uomo che non sa dire di no.
Per i tre soldati la soluzione è pronta: sarà lui il nuovo Jip.
All’interno del famigerato vagone–birreria della vedova Begbick, Uria, Jesse e Polly, con l’aiuto della vedova, mettono in piedi una farsa grottesca ai danni del malcapitato Galy Gay allo scopo di trasformarlo in un soldato, così da creare un perfetto rimpiazzo per il loro camerata.
“Un uomo è un uomo” di Bertolt Brecht è una fredda e cinica fotografia dell’imperialismo coloniale: la potente e inarrestabile forza capitalistica che corrompe e strumentalizza il proletariato. A distanza di pochi anni dalla teoria della relatività di Einstein, il drammaturgo tedesco racconta una storia terribile e comica sul potere di trasformare un uomo in un altro uomo.


PRODUZIONE COMPAGNIA MARABUTTI
Dicembre 2014
PRODUZIONE TEATRO VITTORIA/ATTORI E TECNICI
Giugno 2017
Maggio 2018
Spettacolo vincitore del premio Attilio Corsini 2017
Con
Tiziano Caputo | Matteo Cirillo | Alessandro De Feo | Agnese Fallongo | Lorenzo Garufo | Arianna Pozzoli | Bruno Ricci | Mario Russo
arrangiamenti e musiche originali di
Tiziano Caputo
eseguite dal vivo da
Mario Russo - Batteria, Violino, Tromba
Valerio Mele - Pianoforte
regia
Lorenzo De Liberato
scene
Laura Giusti e Cecilia Fallongo
direzione tecnica
Matteo Ziglio
hanno partecipato
Alessio Esposito | Agnese Fois | Ilenia Sbarufatti | Tommaso Setaro |Irene Vannelli